Quali sono i migliori pattini per bambini? Qual’è la marca migliore per un pattino da bambini? Quali caratteristiche devono avere i pattini per bambini? Queste sono alcune delle domande che mi vengono poste non solo dai genitori dei miei piccoli allievi ma anche da genitori che vogliono far iniziare l’avventura delle rotelle ai propri bambini. L’esperienza negli anni mi ha insegnato a non ridurre tutto ad una marca o ad un colore, e per rispondere a questi quesiti partirei dall’ultima, ovvero le caratteristiche principali che devono avere, almeno secondo me dei buoni pattini per bambini.
3 caratteristiche principali:
1 – Taglia regolabile.
Solitamente i pattini da bambino coprono 4 taglie, per esempio, il più piccolo in commercio va dal 27 al 30, in alcuni rari casi si riesce a trovare anche il 26 ma attenzione, sotto questa taglia sono considerati giocatoli e quindi potrebbero avere delle caratteristiche diverse da quello che ci possiamo aspettare. La differenza è tutta nell’iter di certificazione tecnica in base alla direttiva dell’Unione Europea che stabilisce dei parametri di sicurezza che deve avere uno rispetto all’altro. Quindi è importante se parliamo di pattini avere il marchio CE.
2 – Lo scarponcino.
È quello che io ritengo più importante principalmente per la salute dei bambini. Un buon scarponcino è sinonimo di sicurezza, sostegno e stabilità che si traduce in divertimento per i bambini. Consiglio di non farsi ingannare dal colore o da eventuali disegni. Purtroppo in commercio ci sono tanti pattini giocatoli che per un profano è facile confondere i due prodotti, uno come detto è un giocatolo magari sopra ci sono raffigurati i personaggio preferiti dal bambini e ancora le ruote hanno le lucine ???? La funzione principale dello scarponcino è quella di sostenere la caviglia del bambino non essendo ancora robusta per via dell’età. Anche la tomaia non deve essere molto morbida, o meglio la morbidezza deve essere garantita dall’imbottitura interna. Una tomaia troppo morbida e quindi molto confortevole non farà altro che incentivare il bambino a pronare i piedini. Spesso mi capita di vedere bambini nei parchi che avanzano (perché a questa età non possiamo dire che pattinino) con le gambe a X. Questo non fa bene alle caviglie e anche alle ginocchia. Una cosa meravigliosa che negli ultimi 10 anni ortopedici e pediatri hanno constato che il pattinaggio per la sua particolarità tecnica previene e corregge problemi di varismo e varismo non che pronazione supinazione dei piedi. Quindi la rigidità da ricercare nello scarponcino deve essere lateralmente quasi alla base del piedino, la dove ci sarà la maggior spinta e quindi scarico del peso durante l’avanzamento e nella parte della caviglia. Dare particolare attenzione alla chiusura dell stivaletto. Il piede all’interno deve avere sicuramente il giusto comfort ma deve aderire bene alla scarpetta, come un guanto, per favore il trasferimento del movimento piede-pattino. La chiusura quindi riveste un compito importante. Oltre i lacci che devono arrivare almeno sino al collo del piede deve essere presente una chiusura a 45° solitamente attraverso una fascia a velcro. In modelli più evoluti si può restare con chiusura a regolazione micrometrica. La terza chiusura è all’altezza del cuf, la parte posta sulla sopra la caviglia nella parte bassa della tibia. Questo solitamente è una fascia dentata. Queste tre chiusure assicurano una buona stabilità del piedino all’interno dello scarponcino.
3- Il telaio e le ruote.
Solitamente lo standard dei pattini per bambini prevede un un unico blocco: scarpetta e telaio. In alcuni modelli il telaio può essere in alluminio e fissato lateralmente con dei supporti fissato allo stivaletto, in altri è una fusione unica in materiale plastico. La prima è quella che io preferisco solo per il fatto che l’alluminio è più resistente della plastica. Alcuni pattini invece sono assemblati in maniera differente, ovvero il telaio in alluminio realizzato con tecnica CNC è fissato con due viti allo scarponcino. Questa è la soluzione ottimale in quanto si può intervenire nella correzione della linea di equilibrio essendo il telaio un corpo a se rispetto allo scarponcino.
Per quel che riguarda le ruote, riprendo il concetto sopra tra la differenza di un pattino e un giocatolo. La prima evidente differenza si può notare dalle ruote. Se sono di plastica, beh allora si tratta di un giocatolo. Le ruote dei pattini sono realizzate in poliuretano, questo per renderle scorrevoli con grip e silenziose. Quelle in plastica oltre ad essere dure e poco manovrabili data l’assenza del giusto grip rendono l’esperienza sui pattini poco divertente. Per capirci e come avere ai piedi due ferri da stiro!
La dimensione delle ruote solitamente è data dalla taglia del pattino. Questo perché le 4 ruote in linea non devono fuoriuscire oltre una certa dimensione sia anteriormente che posteriormente dal piede. È buona norma centrare il piede sul telaio per rendere facile il controllo del pattino stesso. Per cui ogni fascia di taglia ha una sua grandezza, si parte da quelle più piccole da 72 mm a quelle sino a 80 mm. Non parlo di cuscinetti perché è un dettaglio per il momento trascurabile.
Spero di avervi dato qualche informazione in più e spero di vedere tanti bambini nei parchi 🙂